2012
2012
Roland Emmerich, 2009
Fotografia Deam Semler
John Cusack, Chiwetel Ejiofor, Amanda Peet, Oliver Platt, Thandie Newton, Thomas McCarthy, Woody Harrelson, Danny Glover, Liam James, Morgan Lily, Zlatko Buric, Beatrice Rosen, Alexandre Haussmann, Philippe Haussmann, Joahn Urb.
Enorme, spettacolare favola catastrofico-fantascientifica. Altro che “nuova glaciazione” (L’alba del giorno dopo, 2003). Emmerich affronta ancora il tema di una “fine del mondo” annunciata (i Maya già sapevano), ma questa volta il fenomeno “ultimo” è dovuto allo strano comportamento dei neutrini. L’uomo non può più farci niente. Sono loro a determinare tempeste solari così forti da far salire rapidamente la temperatura interna del Pianeta, modificando la posizione delle placche terresti col conseguente prodursi di un’immensa catena di terremoti, di esplosioni laviche, di tsunami. Nel 2012, Los Angeles e le metropoli di tutto il mondo verranno distrutte. Sarà la fine. L’impressionante accumulo di sommovimenti cattura l’attenzione dello spettatore per buona parte del film, in un crescendo mai visto (efficacissimi effetti digitali) di catastrofi progressive, mentre i presidenti e i capi di governo dei maggiori Paesi, assistiti da scienziati e tecnici, sono impegnati in febbrili calcoli e in trattative per salvare il salvabile. Lottano anche contro il tempo, visto che le previsioni si stanno rivelando più “larghe” del vero. Occorre pensare alla sopravvivenza almeno di un numero ristretto di individui per assicurare un futuro all’umanità. La Cina ha preparato tre grandi navi, capaci di resistere all’impatto. Rivive il mito dell’Arca. Due delle imbarcazioni supertecnologiche sono riservate a persone selezionate con criteri scientifici. La terza ospiterà gli animali e i possessori di costosissime prenotazioni, roba da ricconi russi. Nel caos generale si muovono una serie di personaggi, dal presidente degli Stati Uniti, Thomas Wilson (Glover), e sua figlia Laura (Newton) al suo consigliere scientifico, Adrian Helmsley (Ejiofor) e al capo dello staff (Platt), ciascuno con la sua carica di umanità e di responsabilità. Il premier italiano ha preferito rimanere a Roma per pregare in Vaticano. Resterà schiacciato dal crollo della Basilica insieme ai preti e alla folla di fedeli. Ma soprattutto c’è la famiglia, la famiglia che si salva. Lo scrittore Jackson Curtis (Cusack) ha rischiato di perderla definitivamente, moglie (Peet) e due figli, a causa dell’eccessivo impegno nella stesura del suo romanzo. Ritroveranno l’unità degli affetti attraverso le più mirabolanti e drammatiche scene di fuga per la salvezza. E anche una nuova famiglia potrà nascere dall’incontro di Adrian con Laura. Lo spettacolo più rovinoso avrà avuto il suo effetto catartico. Nella perfetta tradizione.
Franco Pecori
13 Novembre 2009