La complessità del senso
08 12 2023

Nope

Nope
Regia Jordan Peele, 2022
Sceneggiatura Jordan Peele
Fotografia Hoyte Van Hoytema
Attori Daniel Kaluuya, Keke Palmer, Steven Yeun, Barbie Ferreira, Michael Wincott, Donna Mills, Terry Notary, Brandon Perea, Jennifer Lafleur.

Al terzo film da regista, dopo Scappa – Set Out (2017) e Noi (2019), Peele Jordan punteggia la via con un’interiezione ambiziosa che, nope, invita a seguire il labirinto del cinema nel giardino (qui spazio western) dell’addestramento per lo spettacolo (Hollywood). Il ranch di Aqua Dolce, dalle parti appunto del cinema, ospita OJ (Daniel Kaluuya) e Emerald Haywood (Keke Palmer), fratello e sorella, i quali si dedicano ai cavalli selvaggi da preparare per il grande schermo. I due si vantano di un legame stretto nientemeno che con Eadweard Muybridge, l’uomo che nel 1878 realizzò il primo esperimento di produzione fotodinamica utilizzando la corsa di un cavallo. La vertigine è tale da giustificare un seguito fantahorror che tende a mantenere la via interna per un filo cinema/vita-altra perpetuantesi fino a noi. Aqua Dolce ospiterà fenomeni strani. Si tratta di fissarli in immagine, anche per fare soldi. Non illudetevi che le soluzioni espressive possano minimamente colmare ardui riferimenti Spielberghiani. Qui conta di più il progetto “filosofico”, culturale. La componente miracolistica su cui si fonda il mito primitivo del cinefenomeno invade, espropriandone l’influenza realistica a favore di prospettive fuggevoli, l’ambito primigenio e trasforma il western in fantahorror, riducendo la portanza stilistica del movimento (la struttura Inseguimento) e trasferendola in figurazioni sostanzialmente ideologiche. È l’America che, con la scusa del tema “Hollywood” divoratore di criticismi, trasferisce l’autocoscienza in un altrove immaginifico. La partenza è piuttosto già un arrivo: il riferimento al primo “film” della storia autorizza lo sviluppo fantastico in zona extraterrestre come derivazione “culturale” primaria. Spettacolo ed esistenzialismo fantastico continuano da quella partenza cercando autorizzazione “negativa” (nope) per voli rinnovabili su basi neotradizionali (spielb). Ambizioni si esibiscono in una suspence non richiesta. I cavalli, le praterie ospitano nel megaschermo problematiche annuvolate in sequenze di non-detto bloccate sulla soglia della pretattica, limite della fantasia e regola della riflessione. Tutto insieme.

Franco Pecori

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11 Agosto 2022