Una moglie bellissima
Una moglie bellissima
Leonardo Pieraccioni, 2007
Leonardo Pieraccioni, Laura Torrisi, Gabriel Garko, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Francesco Guccini, Tony Sperandeo, Chiara Francini, Carlo Pistarino, Paolo Lombardi, Luis Molteni, Giorgio Ariani, Monica Nappo, Roberto Posse, Alessandro Paci, Elena Arvigo, Teka Kanga, Francesco Rosini, Giulia Sonia Scotti.
C’era una volta la pescivendola di Pane, amore e… (Risi, 1955), ora siamo alla frutta. Da Sophia Loren a Laura Torrisi il passo è troppo lungo, perciò restiamo a Pieraccioni. Leggero leggerissimo, il comico fiorentino continua sulla strada della “piacioneria”, insieme alla sua banda di fedelissimi, Ceccherini, Papaleo, Guccini e via dicendo. Tutti bravi, a figurarseli a teatro. Il cinema per loro sembra essere solo un mezzo di trasporto (certo non sono i soli, il bus è anzi gremito). Per la Torrisi, che viene dal modellismo e dal grandefratellismo, il set risulta addirittura una specie di metafora del metacinema: affidato completamente al mezzo, il fisico ne è agente (attore) esemplare, ne definisce le funzioni alla radice, in una comunione totale con la macchina da presa. Diciamo macchina. Ci vorrebbe un Truffaut della frutta, ma ci accontenteremo di un “effetto Pieraccioni”, di un Mariano, marito tutto cuore e spiritosaggini, compagno di banco di Miranda (Torrisi appunto) nel mercatino toscanaccio di un piccolo paese dove la vita scorre come in una passerella di figurine aggraziate. Con i tempi che corrono, con la televisione stabile nelle case all’ora di cena, la fruttivendola cede – tacito acconsente il marito – alla tentazione di posare per un servizio fotografico destinato ai cultori di calendari. La coppia vuole passare dal banco alla bottegha e un po’ di soldi faranno comodo. Ma il mondo della comunicazione non è per le persone semplici (sempliciotte) e il fuoco brucerà la mano. Non irrimediabilmente, però. Miranda e Mariano, dopo un “incidente”, si prenderanno la rivincita sui furbetti trafficoni del finto giornalismo, del finto spettacolo e della finta politica. Gli amici del paesino, stretti intorno a loro, forniranno l’approvazione schietta dei buoni sentimenti. Simpatia e intelligenza, nessuna volgarità, richiesta di consenso discreta e quasi sottovoce sono le caratteristiche del Pieraccioni comico e regista. Più bravo come attore, nei momenti di più allusivo sarcasmo.
Franco Pecori
14 Dicembre 2007