Perfect stranger
Perfect stranger
James Foley, 2007
Halle Berry, Bruce Willis, Giovanni Ribisi, Gary Dourdan, Nicki Aycox.
Perdere l’identità. E’ il rischio della frequentazione Internet. Concetto noto e di larga diffusione da quando la comunicazione in Rete è divenuta anche materia universitaria e l’uso del computer ha occupato strati vasti della società “progredita”. E qual’è il rapporto tra identità e segretezza? Dipende molto da quale sia l’oggetto della segretezza. E’ il carattere di una persona? E’ l’autore di un assassinio? In Internet, il dominio della macchina può dare al singolo anonimo il potere di mutare l’identità delle persone o la configurazione di un atto? Insomma, la nostra storia è nelle mani della Rete? Sulla base di questi interrogativi generali, Foley, regista attento al tema del decadimento morale (Più tardi al buio, Americani, L’ultimo appello), segue il filo di una trama sottile, che sembra trasformare in thriller informatico la storia di Rowena (Berry, Oscar per Monster’s Ball), giornalista brava nel portare a termine inchieste su fatti investigativi attraverso lo smarcheramento dei segreti che gli “attori” dei misfatti si portano dentro. Nel caso specifico, Rowena va alla caccia dell’assassino, o dell’assassina, della sua amica d’infanzia Grace (Aycox) e rischia di restare vittima di un intreccio di finzioni. Si fa aiutare da Miles (Ribisi), esperto d’ informatica, si finge stagista nell’agenzia di Harrison (Willis), potente pubblicitario, per arrivare all’accesso del computer del boss e intrecca con lui un finto flirt in una chat on line. Il cammino verso la verità somiglia sempre più ad un labirinto, in cui l’elettronica anziché chiave di svelamento si rivela copertura di identità. Ma alla fine, che ovviamente non raccontiamo, con una capriola narrativa, Foley torna alla sostanza umana, quasi a ridimensionare il ruolo del computer e delle sua false segretezze. In fondo, quello di Internet è un finto pericolo. Resta il problema di capire chi siamo: connessi on line e sconnessi nella vita?
Franco Pecori
13 Aprile 2007