Triangle of Sadness
Triangle of Sadness
Regia Ruben Östlund, 2022
Sceneggiatura Ruben Östlund
Fotografia Fredrik Wenzel
Attori Thobias Thorwid, Harris Dickinson, Charlbi Dean, Jiannis Moustos, Vicki Berlin, Dolly De Leon, Timoleon Gketsos, Alicia Erikson, Woody Harrelson, Zlatko Buric.
Premi Cannes 2022: Palma d’Oro.
Digestivo non facile. Fashion Week. Il modello mostra come cammina, avanti e indietro. Gli spiegano: “Oggi la moda non è più superficiale, è l’interiore ciò che conta”. Occorrerà pensare a una canzone che piace e mostrare meglio, sulla fronte, il Triangolo della Tristezza. Tema: Mondo della moda o Moda del mondo. Svolgimento a bordo dello yacth miliardario governato da un comandante comunista (grande Woody Harrelson), chiuso di carattere. Ma prima, solving Problem: chi paga la cena tra Carl (Harris Dickinson) e Yaya (Charlbi Dean)? Non è facile. Sarà il caso di lasciare quel mondo delle passerelle. Ma si rimanda. Si va in barca. Succederà di tutto. Una tempesta sovvertitrice, si vomita. Sull’ “isola dei famosi” il mondo si capovolge. Gli ultimi saranno i primi. Dalla mescolanza di codici e pertinenze che dava forma a piazza The Square (Pala d’Oro 2017) alla tristezza del mondo consunto: si fa presto a dire ironia e sarcasmo, con Östlund c’è poco da ridere. Un digestivo è il miglior rimedio, diciamo pure un’altra Palma d’Oro. C’è appunto una barca grossa al largo di Cannes (se non è Cannes è comunque un mare “di lusso”), contenitore fittizio di un’accoglienza acidula rivolta all’umanità da (non) salvare. Loro (è anche il titolo di un altro film) non gliela faranno. O forse sì, troveranno il modo di inventarsi un’ultima smorfia, immersi nella crisi di verità e galleggianti come rifiuti nel riquadro cinematografico. E su Instagram ormai. Dalla Svezia con onore, con mano non troppo leggera, Östlund ritiene irresistibile la visionaria contraddizione del disfacimento. Il suo cinema/smorfia è nella cancellazione di una ricetta curativa. Due ore schermiche sono un palliativo anche accettabile per una proiezione ad inviti. Tutto funziona a bordo. Se la merda ha il suo re, il re ha la sua merda (fertilizzante, da vendere). Fisiologico. Un po’ (inutilmente) insistito sul versante “avventura”.
Franco Pecori
27 Ottobre 2022