Ted 2
Ted 2
Regia Seth MacFarlane, 2015
Sceneggiatura Wellesley Wild, Alec Sulkin, Seth MacFarlane
Fotografia Michael Barrett
Attori Mark Wahlberg, Amanda Seyfried, Morgan Freeman, Liam Neeson, Patrick Warburton, Jessica Barth, Michael Dorn, Richard Schiff, Martin Klebba, Jay Patterson.
Diritti civili. Per affrontare il tema, la commedia di Seth MacFarlane arriva a forme tanto paradossali da toccare la benevola assurdità del racconto, rivelando una complessata autodenuncia di responsabilità collettive profonde. Il rischio è che il divertimento, pur presente in abbondanza come ingrediente tecnico, finisca per distrarre dal tema. L’orsacchiotto di peluche Ted, alla cui compagnia è legata l’infanzia di John Bennett (Mark Wahlberg), giovane ingenuotto che alle donne sembra preferire il web (ma sarà una crisi momentanea), ha fatto passi da gigante verso la piena umanizzazione e, chissà come – ma forse per la via dello spasso sboccato e non pregiudizievole, condito con avide boccate di fumo erboso – ha fatto innamorare di sé Tami-Lynn (Jessica Barth), ragazza dalla sensibilità generosa alquanto standardizzata. E niente di meno, l’ha sposata. Ma siamo a Boston e il Commonwealth nega validità al matrimonio. Per la legge, Ted non è una persona, è un “bene”, una proprietà. Un vero peccato, visto che proprio per assicurarsi la felice riuscita della vita da coniuge, Ted aveva deciso, con l’aiuto del suo caro amico John, di far fronte alle ovvie difficoltà fecondative ricorrendo alla donazione del seme. Impasse totale, non v’è rimedio? Vi sono gli avvocati, costano molto, ma possono prestare l’opera “Pro bono” (ah il latino!) e così entrerà in scena il professionista migliore, il più bravo di tutti (Morgan Freeman). Per lui sarà uno scherzo dire due parole alla Giuria e convincerla che certe volte il sentimento vale di più della ragione. Il medesimo concetto dovrebbe valere per l’uso privato delle armi, ma si può sempre fare un altro film. La giovane avvocatessa Samantha L. Jackson (Amanda Seyfried), la quale ha fallito in prima istanza, può tranquillamente dedicarsi al recupero sentimentale di John, sia pure con qualche difficoltà nel mezzo, ma roba spettacolare e risolvibile. Insomma vivete pure – come già fate abbondantemente – immersi nei paradossi della volgarità, purché salviate i principi fondamentali della società moderna, primo tra tutti il diritto di essere civili. Animali compresi, forse. Pregevole e coinvolgente, almeno per quanti sono usi considerare il cagnolino di casa come un vero figlio (lasciamo stare i rapporti col quarto mondo), l’animazione dell’orsacchiotto Ted, miracolosa presenza cinematografica in un cinema che oscilla tra film “tratti da una storia vera” e viaggi nel tempo immaginario.
Franco Pecori
25 Giugno 2015