Antigone
Antigone
Regia Sophie Deraspe, 2019
Sceneggiatura Sophie Deraspe (adattamento dalla tragedia di Sofocle)
Fotografia Sophie Deraspe
Attori Nahéma Ricci, Nour Belkhiria, Hakim Brahimi, Rawad El-Zein, Rachida Oussaada, Antoine DesRochers.
Antigone. Sofocle, mancano 442 anni alla nascita di Cristo. Mettiamo che Sofocle di Colono avesse avuto dei giovani nipoti e mettiamo che oggi quei ragazzi si ricordassero di lui, famoso scrittore di tragedie. Non lo legge più nessuno, ma leggibile. Il trapasso generazionale, a distanza di due millenni e mezzo, prenderebbe forme strane, tanto da sostanziarsi in un linguaggio-altro: non solo cinematografico, fuori dal teatro, ma ormai video-cellularesco (ben oltre la stravecchia e ripetitiva, insopportabile televisione seriale). Sono ragazzi d’oggi, non vogliono saperne del Partenone. Ballano, scherzano, sbeffeggiano, fanno boccacce, reppano, gridano le loro ragioni esibendo in figurazioni anche “scostumate” (in diverso costume) l’appoggio a una di loro, incompresa dal regime. Tic-Toc alla bisogna, per intenderci. Per la trama della tragedia antica, “tratta da una storia vera” (lo testimoniava la presenza del coro con i suoi stasimi, o canti fermi sul posto stesso della rappresentazione, cioè ideali trasfigurazioni della realtà vissuta), basterà Wikipedia – la maggior parte della popolazione liceale oggi ha scelto lo scientifico. Quel che conta, oggi, è il sacrificio di una ragazza di 17 anni, intelligente e piena di energia, contro l’ingiustizia della società dominante (una volta fu il re Creonte) che pretende di dettare le leggi del comportamento e della convivenza, senza lasciare spazio al cuore. Tanto più se siamo in Canada e se guardiamo alle sfortune di una famiglia di immigrati. Antigone non rifiuta la legge del paese che la ospita, vuole anzi che sia applicata secondo la giusta umanità. Ma suo fratello è finito in carcere per essersela presa col poliziotto che ha sparato contro l’altro fratello uccidendolo. E lei si trova a dover scegliere tra sentimento della famiglia e vivere sociale. La regista canadese Deraspe (Un soffio di vita 2009, Premio Speciale della Giuria a Torino 2010, Les Loups, Premio Fripresci a Torino 2015) drammatizza con stile attuale. Scene di vita ravvicinata e montaggio non-docufiction. Si rimane a terra, senza fare “documentario”. La scena dell’incubo di Antigone con la psichiatra Teresa è una trappola che si poteva evitare. La scelta di Nahéma Ricci per il ruolo di Antigone si rivela essenziale. [Festa del Cinema di Roma 2021, Selezione Ufficiale]
Franco Pecori
4 Novembre 2021