I due presidenti
The Special Relationship
Richard Loncraine, 2010
Fotografia Barry Ackroyd
Michael Sheen, Dennis Quaid, Helen McCroy, Hope Davis, Adam Godley, Mark Bazeley, Marc Rioufol, Kerry Shale, Demetri Goritsas, Nancy Crane, John Schwab, Lara Pulver, Eric Meyers, Rufus Wright, Matthew Marsh.
Non vi aspettate di scoprire segreti della politica internazionale. L’amicizia tra Bill Clinton e Tony Blair è raccontata con taglio televisivo, più nell’ottica del “riconoscimento” (perché lo spettatore dica: sì era proprio così, proprio come l’avevo sempre immaginata e come me l’aspettavo) che seguendo finalità analitiche verso la storia o, meno che mai, tentando approfondimenti drammaturgici. Michael Sheen, dopo The Queen (2006), si riveste da Blair e, ben sapendo che l’imitazione gli riesce, rifà le mosse che dal 1992 catapultarono il laburista britannico sulla scena internazionale. Se nel film di Stephen Frears si trattava di prendere confidenza con la frequentazione della regina d’Inghilterra, qui, già in vista della probabile elezione a premier, Blair vola a Washington e a Parigi per annusare arie amichevoli, dagli uomini di Clinton e da Chirac (Marc Rioufol) in persona. Ed è solo l’inizio dell’espansione di quel sorriso che porterà lo scozzese all’intesa anche non formale col presidente degli Stati Uniti. La maschera di Bill tocca a Dennis Quaid. Pur con qualche rischio di confusione con il cantante italiano Baglioni (ma di Italia, nel film, non si parla mai), l’immedesimazione dell’attore è utile a rinfrescare la memoria delle pesanti responsabilità di Clinton, interne ed esterne. Soprattutto quando interviene lo scandalo Lewinsky e gli argomenti seri, come la crisi del Kosovo e il problema di intervenire per sconfiggere il dittatore Milosevic, rischiano di essere “oscurati” dalla questione della definizione di “atto sessuale”, se cioè il rapporto orale, in quanto consumato con il presidente degli Stati Uniti, possa essere costituzionalmente considerato atto sessuale. Il britannico Blair sarebbe per il no, ma Clinton, ex governatore dell’Arkansas, cede all’ingenuità. Sappiamo come siano andate le cose, sappiamo che ad abbattere Bill fu la sua bugia, il suo tentativo di negare, ma è bello appacificarsi ora, dopo che anche Bush è tramontato, con l’argomento scabroso. E riflettere sulla forza morale e sul valore politico di Hillary (Hope Davis), la moglie del presidente. La vediamo difendere il marito accusando la destra di “cospirazione” in un’intervista al The Today Show (importanza della Tv). Ma ci colpisce anche una battuta detta a tavola, in un pranzo a quattro con Bill, Tony e sua moglie Cherie (Helen McCrory): «Se decidi di sposare una causa, stai lontano dalla Sanità». Parole sante, battute che non ti aspetteresti in un film la cui “meraviglia” è decisamente attribuibile al “privilegio” offerto allo spettatore, di essere testimone, da vicino, dei gesti normali, degli appuntamenti intercontinentali di due grandi della storia che vivono con disinvoltura la “Special Relationship” tra Gran Bretagna e Stati Uniti, lo speciale rapporto che fu tanto caro a Winston Churchill. Il carattere di familiarità dello spettacolo ha giustamente decretato il successo della tramissione televisiva del 29 maggio 2010, quando il pubblico americano ha potuto vedere sulla rete HBO il lavoro di Richard Loncraine in anteprima mondiale.
Franco Pecori
10 Dicembre 2010