Bad Moms – Mamme molto cattive
Bad Moms
Regia Jon Lucas, Scott Moore, 2016
Sceneggiatura Jon Lucas, Scott Moore
Fotografia Jim Denault
Attori Mila Kunis, Kristen Bell, Kathryn Hahn, Christina Applegate, Annie Mumolo, Jada Pinkett Smith, Jay Hernandez, Clark Duke, Emjay Anthony, Oona Laurence, David Walton, J.J. Watt, Wanda Sykes, Lilly Singh, Wendell Pierce, Megan Ferguson, Billy Slaughter.
Come se nessuno si fosse mai accorto e come se il giusto lamento della mamma lavoratrice non si fosse mai levato alto sui giorni affaccendati del mondo avanzato. Sì, per una mamma che lavora è difficile e a volte comporta punte di drammaticità il tener dietro alla fitta rete di compiti quotidiani. Il senso del dovere trova la sua fase di maggiore formalizzazione, dice il film, nei momenti associativi della scuola. Nel quadro di riferimento pedagogico istituzionale, le coordinate dei doveri, date per scontate e “naturali”, tendono a irrigidirsi, tagliando automaticamente le possibili istanze liberatorie di mamme stressate dal ritmo incalzante della quotidianità. Maestri dell’ovvio divertente, gli sceneggiatori di Una notte da Leoni (Todd Phillips, 2009), qui anche registi, elencano i condizionamenti a cui sono sottoposte le mamme che lavorano, percorrendo il loro stress sui due assi, verticale (le scelte) e orizzontale (le combinazioni), fino a comporre una medicina che in farmacia si chiamerebbe integratore, una sorta di flacone che aiuti a sopportare e digerire le difficoltà del vivere, in attesa di un domani migliore. Un domani dove sia ammissibile una qualche deroga alla “schiavitù” e dove si possa mandare a quel paese (in America, ma anche da noi, va molto il dito medio – oggi Albertone lo farebbe con disinvoltura) una certa insopportabile rigidità. La traccia principale del racconto è data dal personaggio di Amy (Mila Kunis), sulle cui rincorse dei doveri e dei relativi step giornalieri si apre il film, per poi dilatarsi in una catena più articolata che coinvolgerà altre due mamme, Kiki (Kristen Bell) e Carla (Kathryn Hahn), in un vortice di resistenze e di progressive ribellioni alle convenzioni standard, controllate e gestite nell’ambito dell’organismo scolastico. È infatti l’Associazione Insegnanti-Genitori a regolare con meccanismi “difensivi” al limite dell’ossessione il rispetto delle linee di buon comportamento nel sistema scuola-famiglia. Il tutto è sotto la “dittatura” della terribile Gwendolyn James (Christina Applegate), Presidentessa dell’Associazione, la quale sa come contare sull’appoggio di altre mamme, prigioniere della perfezione. Sarà una “guerra” divertente. Le tre ribelli, accentueranno il senso del proprio riscatto, dilatando il tema in ambiti circondariali, sconfinando piacevolmente in risarcimenti sessuologici da primo/ultimo giorno di libertà. La comicità delle battute situazionali è scatenata sul filo del paradosso, sullo slittino del linguaggio sboccato e della facile popolarità interpretativa. Finisce anche troppo bene, sereni.
Franco Pecori
13 Ottobre 2016