Mi piace lavorare – Mobbing
Mi piace lavorare – Mobbing
Francesca Comencini, 2003
Nicoletta Braschi, Marina Buoncristiani, Roberta Celea, Stefano Colace, Claudia Coli, Camille Dugay Comencini, Marcello Miglio.
Mobilità, nuovo mercato, mobbing. Parole che indicano malesseri dei nostri giorni, tipici della fase “post industriale” dello sviluppo delle società “progredite”. Il film comincia con una festa aziendale in occasione del passaggio di mano ad una multinazionale. Un brindisi senza allegria e un secco discorso del nuovo direttore del personale. Per Anna, impiegata del reparto amministrativo, il cambiamento si rivelerà più duro del previsto. L’atmosfera iniziale fa pensare a Il posto di Olmi (1961). Sono passati più di 40 anni e il discorso è certamente diverso, ma dei due film colpisce una certa capacità “rivelatrice”, la forza di una denuncia poetica, non ideologica, compassionevole rispetto alle sofferenze di chi in prima persona si trova ad affrontare situazioni avverse in un contesto segnato da strana “normalità”. Anna (brava Braschi), svuotata progressivamente delle sue funzioni, capisce che il suo posto andrà perduto ed entra nella disperazione. Divorziata, vive con la figlia adolescente (Dugay Comencini, anche lei brava), che la salverà.
Franco Pecori
13 Febbraio 2004