Nessuna verità
Body of Lies
Ridley Scott, 2008
Leonardo Di Caprio, Russell Crowe, Mark Strong, Golshifteh Farahani, Mark Strong, Michael Gaston, Vince Colosimo, Oscar Isaac, Ali Suliman, Ali Khalil, Carice van Houten.
Una verità c’è, ma non ha la maiuscola. Ed è che, allo stato delle cose, è inutile cercare la Verità sul principale conflitto nel mondo, tra America/Occidente e Islam. Il duello, non sappiamo se mortale davvero, è in corso e ciascuno dei duellanti usa le armi che ha, l’uno in nome della Democrazia, l’altro in nome di Allah. Su questa complessa e scomoda ovvietà, Scott, il quale di “duellanti” se ne intende (I duellanti ha aperto nel 1977 la sua carriera di grandi successi), costruisce, a partire dal libro di David Ignatius, un thriller d’azione dominato dal senso progressivamente ambiguo della filosofia sottostante. La Cia (Hoffman/Crowe) controlla a distanza il comportamento dell’agente Ferris (Di Caprio), inviato in Giordania per stanare un pericoloso esponente di Al Qaeda. E passo dopo passo, constata quanto le “leggi” del terrorismo possano essere “misteriose”, coinvolgenti oltre che spietate. Ancora di più se ne accorge Ferris. Mentre Hoffman conduce il gioco via satellite, è l’agente sul campo a verificare col proprio corpo la tremenda consistenza dell’intreccio globale. E man mano ci accorgiamo che un “duello” si delinea anche all’interno della Cia. Non siamo ai livelli di Alien o di Blade Runner, ma Scott non perde il ritmo. Nonostante si lasci “distrarre” da una curva narrativa non necessaria (la storia quasi d’amore tra Ferris e l’infermiera Aisha/Farahani), le scene “movimentate” non mancano e, soprattutto, non perdono mai il loro valore strutturale, non degradano a vuota attrazione. Ben si coniuga con lo stile complessivo della regia la prova degli attori. Crowe appare concentrato nella caratterizzazione del personaggio (ha dovuto anche crescere di peso in misura notevole), Di Caprio è bravo nel contenere la sofferenza fisica (tortura compresa) nei giusti limiti, come vuole il suo ruolo di eroe-antieroe.
Franco Pecori
21 Novembre 2008