La complessità del senso
08 12 2023

Women Talking – Il diritto di scegliere

Women Talking
Regia Sarah Polley, 2022
Sceneggiatura Sarah Polley, Miriam Toews
Fotografia Luc Montpellier
Attori Claire Foy, Rooney Mara, Jessie Buckley, Judith Ivey, Frances McDormand, Sheila McCarthy, Michelle McLeod, Kate Hallett, Ben Whishaw.

Dal romanzo della scrittrice canadese Miriam Toews, Women Talking (Knopf Canada, 2018). Siamo nel 2010. In una isolata colonia mennonita (chiesa anabattista, origini XVI sec.), le donne decidono se restare, perdonando e/o combattendo contro i soprusi e le violenze brutali subite dagli uomini, o se invece andar via, a cercare nella società la propria dignità femminile. Forzatamente analfabete, private di ogni scuola,  Salome (Claire Foy), Ona (Rooney Mara), Mariche (Jessie Buckley), Agata (Judith Ivey), Scarface Janz (Frances McDormand), Greta (Sheila McCarthy), Mejal (Michelle McLeod) e Autje (Kate Hallett) – cast di prim’ordine – si riuniscono in un fienile a discutere sulla scelta di vita. Con loro è August (Ben Whishaw), insegnante inviso alla comunità perché portatore di dubbi e ora chiamato a tracciare il resoconto della riunione. Emergono questioni non accademiche. Fantasmi e immaginari satanismi vengono sostituiti da dilemmi, come credere o non credere nel Paradiso, molto più realistici di quel che possa sembrare in prospettive meno ravvicinate. Le donne dialogano in maniera appassionata e con parole semplici, sotto cui si articola, nell’accettabile complesso di pertinenze, una dialettica di radice storica, che dal piano religioso/morale si estende verso il disegno di una società nuova, più giusta e risarcitoria in senso femminile. Il rischio, nella scrittura/montaggio del film, di una sovrapposizione forzosa tra astrazione tematica e puntualità realistica del tracciato scenico (corpi, volti, sguardi, voci, movimenti, ambienti, panorami nella luce di un bianco&nero che non si ferma all’astrazione estetica della scelta fotografica) è assorbito da Sarah Polley – già regista di Lontano da lei 2006 e sceneggiatrice di Piccole donne (Greta Gerwig, 2019) – con l’appassionato rigore sintattico del racconto. Il tema della Scelta (restare o partire, perdonare o combattere, fermarsi o procedere) nasce e si sviluppa sul filo di un’attenzione al valore espressivo del rappresentare che richiama (non si rimanga al riferimento diretto) una certa istanza di severa umanità del linguaggio targata Haneke (Michael). Si esce dal film con in testa questioni come questa, memorizzata da un tratto del Talking nel fienile di Sarah: “Prima di parlare dei vantaggi e degli inconvenienti del battersi non si dovrebbe parlare di ciò per cui ci si batte?”.

Franco Pecori

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8 Marzo 2023