Winx Club 3D – Magica avventura
Winx Club 3D – Magica avventura
Iginio Straffi, 2010
Fotografia Gianmario Catania
Animazione
Roma 2010, fc
Volano sempre più leggere le Winx. Ma non senza energia. Tra una bolla rosa e un mare di stelline che vengono incontro allo spettatore invadendo la sala, Bloom, Stella, Aisha, Tecna, Musa, Flora mollano certi schianti digitali da far tremare il cielo. Magia o non magia, sarebbe a dire che, quando si è convinti di stare dalla parte giusta si possono superare tutti gli ostacoli. Se Bloom/Giulietta riceve da Sky/Romeo l’invito a convolare a nozze, poco potrà il parere avverso di Erendor, padre dello sposo, un po’ perché l’inimicizia verso il regno di Domino si rivelerà frutto di uno storico equivoco e soprattutto perché le Winx saranno capaci di recuperare e attrarre la magia positiva. Di magie ve ne sono molte, ma al dunque lo scontro è bipolare: positivo contro negativo. L’Albero della vita muore se prevale la magia negativa. Le streghe Trix, appoggiandosi alle Antenate, provano a fare il colpo e tutto sembra crollare attorno a Bloom e alle Winx. L’accusa alle streghe è gravissima: «Voi siete il male assoluto, distruggete tutto solo per il vostro divertimento». Certo c’è modo e modo di divertirsi, si vorrà dire. Il racconto insomma non è solo per piccini. Il target dichiarato è per bambini, preadolescenti e adolescenti, ma un occhio riflessivo possono buttarcelo anche i parenti adulti. Lo spettacolo, tecnologicamente avanzato secondo la nuova filosofia italiana della ditta Raimbow, è leggero e lascia una gradevole impressione di “trasparenza”. Con la continua immissione di stacchi musicali (di Paolo Baglio) molto dinamici sembra proporre quasi una dimensione di musical.
Franco Pecori
29 Ottobre 2010