La complessità del senso
04 06 2023

Le buone stelle – Broker

Broker
Regia Kore-Eda Hirokazu, 2021
Sceneggiatura Kore-Eda Hirokazu
Fotografia Kyung-pyo Hong
Attori Song Kang-ho, Gang Dong-won, Doona Bae, Lee Ji-Eun, Lee Joo Young
Premi Cannes 2022, Song Kang-ho at.

Busan, Corea del Sud, mondo. Bambini abbandonati alla nascita, non finiranno mai di domandarsi se per loro sia stato meglio nascere. Il giapponese Hirokazu Kore-Eda (Palma d’Oro 2018 per Un affare di famiglia) formalizza il fenomeno sociale in un tema narrativo difficilmente separabile dalla sostanza dei sentimenti, dall’attenzione mancata, o peggio immiserita in forme di speculazione, per un traffico di innocenti venuti al mondo e lasciati al loro destino. Il piccolo Wow-Sung è una di tali creature. La scena iniziale, della madre che depone il corpicino nella baby box dell’ospedale “pietosamente” funzionale, è simbolo persistente lungo il film intero. So-young (Lee Ji-Eun), la mamma,  si rifà viva il giorno dopo e partecipa alla sfumata costruzione di una profonda e dolcemente inquietante ambiguità. Il valore iconico  della Baby box si estende e permane in una chiave morale che apre porte tematiche dolorose. Il corso narrativo s’incorpora in una trama che non intacca l’orribile sottostante, di una soluzione comunque funzionale all’organizzazione della società “evoluta”. La creatura finisce subito nelle mani di Sang-hyun (il Song Kang-ho di Parasite) e Dong-soo (Gang Dong-won), mediatori in un traffico profittevole, dall’apparenza anche umanitaria. I bambini troveranno “acquirenti”, i migliori possibili. La mediazione come traccia di vita è tema estensibile ad altri settori della società. Il regista tratta la materia con sapiente leggerezza, tipica del suo stile. Utilizza l’occhio della cinepresa per un indice fotografico delicato e mai generico. Ciascuna inquadratura, anche nel dettaglio, aderisce all’istanza documentale e, insieme, formalizza un intento espressivo inseparabile da una discrezionalità estetica non comune nel contesto trombonistico dell’attuale spettacolarità seriale. Due poliziotte, Su-jin (Doona Bae) e Lee (Lee Jon Young), sulle tracce di un misterioso delitto, seguono i due trafficanti e armonizzano con la loro presenza la forma dell’indagine, tenue ma di certo non assolutoria.

Franco Pecori

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13 Ottobre 2022