Figli di fiabe
Poesie di Franco Pecori
Versi per un diario, dal 1958.
Come l’essere filosofo non significa soltanto “prendere la vita con filosofia”, bensì indagare e produrre senso nel dire ordinato (Socrate), l’essere poeta è dare forma al pensiero sensibile secondo un’economia di linguaggio proveniente dalla storia e tendente alla metafora.
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Pomeriggi di sole socchiuso Pomeriggi di sole socchiuso non li toccare, passano senza guardare rimpianto. Il sangue pesca la notte del nuovo desiderio, l’errore sospira un altro binario. _________ 1 giugno 2023 |
Ultima cura Ora non ha fretta il geranio, di memorie appianate la calma è cadenza più regolare. Non v’è tempo che tenga, verginità s’afferra invocando a mezz’aria il vento, ché insegua via la vita, se nell’inferno fosse il caso di avere un’ultima cura. _________ 26 maggio 2023 |
Al dottore |
Pastelli Mi piacque il legno, respiro di sintassi dal fondo di tramonti cari del nulla. A chi donerei una riga ora che non v’è alfabeto. _________ 6 maggio 2023 |
Sussulto Lungo passo il fiabesco m’assicura d’un sole sussulto dei frutti. Sul ciglio la sorpresa dell’immane prospetto, soprassalto di pace al mercato dei rifiuti. _________ 4 maggio 2023 |
In fondo al panorama In fondo al panorama la compagnia perversa da non vedersi che la radice senz’acqua nel mattino lontano. _________ 29 aprile 2023 |
Nessun mistero Infinito rispetta l’innocenza nascitura avida di tempo, nel pensiero licenziato dal primo lavoro per eccessivo intento. Sul confine dell’altra geometria, respira un’aria insufficiente. E nel momento si figura la partenza lontana, mèta che non vede il traguardo. Insoddisfatta estatica, |
Disperati a digiunare |
Lascio detto Lascio detto che sono nel tempo di cose fatte sognando. _________ 22 marzo 2023 |
Un gran casino Può sembrare a chi dice di avere studiato la cuginanza del pane rifatto, cum panis stracotto e bruciato. È e non è – accidenti non legge di sua volontà -, gli venga un colpo ché arrivi il suo turno nel giro delle opinioni d’attorno. Sui campi il tramonto si confonde nel luccichio dei cani che corrono incontro ai persecutori. Un gran casino, se lo vuoi sapere. _________ 1 febbraio 2023 |
Qualcuno C’è qualcuno lì? Lì dove? È tardi se me ne accorgo, non lo voglio vedere. Ci parlerò se verrà il momento. Dubito. _________ 5 dicembre 2022 |
Cuore in gola La luce cala, carezze e baci con il cuore in gola. _________ 28 maggio 2022 |
Su per le scale Su per le scale del terzo piano da Socrate a Kant, giovani a cazzo dritto e cosce all’aria danno esami e non trovano pace. _________ 9 novembre 2021 |
Esco Esco e mi guardo attorno, scrivo una storia lontana dal vero. _________ 6 ottobre 2021 |
Commercianti |
Da ultimo L’aria di una storia sensata chissà da dove, da ultimo. Ma c’è tempo. _________ 4 maggio 2021 |
Μέθοδος Tengo alla distinzione tra metodo e sistema. A Cicerone l’avvocato piacque Aristotele, Epicuro no. Socrate parlava ordinato. Della differenza il senso sarebbe domanda giusta per ogni esame di laurea. Quanto all’ipotesi, tornasse dei tre tipi, passata l’ira nera che deturpa panorami. _________ 31 luglio 2019 |
Fragola all’alba Luce di fragola all’alba prolunga un momento rosso che dolce l’affetto una volta chiamerà per un altro mattino. _________ 22 aprile 2019 |
Identità Chiudi la porta, gridano a morte i filosofi. Identità identità dagli anni assassini, aperitivazionali, garanti di messe-in-onda. Inganno inganno. _________ 5 aprile 2019 |
Il buio Tracotante, il nero non serve, né il buio lo chiede. Smanio la sera. _________ 26 febbraio 2019 |
Carezza Soffio di pensiero in fuga canta inudibile il verso, dondola sfiorando la goduria. _________ 5 dicembre 2018 |
Il nostro tempo Sappiamo che il mondo non ha il nostro tempo, non pensa a farci compagnia. _________ 3 settembre 2018 |
Scarto le giornate Scarto le giornate del sogno bianco, l’aria lo consuma. La luna involontaria di lato, l’ipotesi immagina non richiesta. _________ 26 maggio 2018 |
L’auto rossa nel mio garage L’auto rossa nel mio garage odia la pigrizia del meccanico. S’accende il motore, la corsa è un’idea strampalata, ché mi porta fuori. _________ 28 gennaio 2018 |
La voglia cerca il vento La voglia cerca il vento, ché insegua via la vita. Parola nel cratere spento, un ospite meritevole di cura. _________ 20 agosto 2017 |
Alta la terrazza Giù la boscaglia ti riceve cattiva, viene una volta così nera la notte. I vasi dei fiori la mattina tendono i colori alla speranza dell’acqua nuova e il vento li tormenta. Raccontami il fondo della memoria che non vuole saperne di consolazioni per sempre. _________ 21 aprile 2016 |
Il ballo dell’orso Balliamo il ballo dell’orso, battiamo il tempo senza interesse. _________ 31 gennaio 2016 |
Inquadratura La giornata è afosa. Sogno un’inquadratura dal tempo definito, nei colori delicati. _________ Novembre 2015 |
Sul naso del vecchio parente Sbirciamo sul naso del vecchio parente il rammarico per l’ultimo favore non ottenuto, dopo che per la vita intera avesse mai pagato di tasca propria l’ingresso a un concerto, il conto dell’aperitivo. Laureato in analfabetismo di ritorno, non può consolarsi d’essere trascurato ora che non ha più da servire l’umanità ladrona lungo le strade del paese furbo. Gli parleremmo, se non fosse per l’alito che non cura. _________ Agosto 2015 |
Paesello Al funerale sono tutti contenti, la morta aveva un’espressione tranquilla. Col gelato come fosse in telecronaca il prete guida la cadenza delle pie donne assicurando protezione celeste per il carro in salita. Arrivati in piazza, i rintocchi si mantengono neutri. Il loculo sarà spazioso, ignaro dei fatti del giorno. _________ Agosto 2015 |
Andarono Andarono a cavallo, le spade sguainate, spirito nascosto negli antri di sabbia. Scemi per l’utile sacrificando il sangue, affabulati verginità trovarono ignari delle conseguenze. Piangono il lusso che non li sazia, si trastullano nel nervosismo. _________ Agosto 2015 |
Il Paese dei Balocchi Guardano il mimo di strada due bimbi innamorati contro la luna gialla che li vuole per sé. Restano seduti vicini, a giocare dove i balocchi raccontano le fiabe. _________ Luglio 2014 |
Piace il filosofo Vi piace il filosofo, ragazze, lo volete bello non oltre i quaranta, che parli sicuro e dica il meno possibile, dimostri muovendo i polsi come Kant sia l’ultima bella frontiera. Socrate non ha bevuto la cicuta per voi, ragazze. _________ 30 settembre 2013 |
Luna sul mare Ti guarda dritto, stende la scia sull’onda, la luna sul mare pretende che l’ascolti. Neppure uno spillo di stupore, se non che la mano ti si porti alla bocca. _________ Settembre 2013 |
Il bimbo Prima del chiaro mi guarda spaurito il bimbo. Una carezza non la vuole, conta d’essere certo che io lo riconosca com’era il giorno che al suono di campane gioì la madre nel dolore. Un’ombra nel buio dagli occhi semichiusi mi sorge, sospiro di fine sonno mi rende semplice e muto. _________ 2 maggio 2013 |
In attesa del bus Gli voglio domandare dove va la mattina, il suo matrimonio sembra felice eppure qualcosa dev’essere stato, alto e magro saluta i suoi bambini che vanno a scuola e guarda lontano, incantato da una luce diversa. _________ 13 settembre 2012 |
Nuova era Ora l’ipotesi si riduce a un tramonto di nostalgie, discesa verso il deserto dei pensieri poveri. Chi si ricorda più del tempo in cui la storia s’accomodò sul tracciato di racconti possibili e le figure proposero composizioni con l’aria indifferente di gente che fosse per caso a passare il tempo in attesa di rivoluzioni? La giornata si presenta piatta, si lega a circostanza il sogno, nella lingua smemorata si dispera per la solitudine, non trova riscontro. Ha perso l’ipotesi, è confusa del vivere nascosto la prospettiva, immersa nelle frasi fatte della tecnosicurezza insensibile. _________ 13 settembre 2012 |
♣ La raccolta precedente delle poesie di Franco Pecori
è nel libro Figli di fiabe. Lo puoi trovare ⇒ qui
1 Giugno 2023