The Tourist
The Tourist
Florian Henckel von Donnersmarck, 2010
Fotografia John Seale
Johnny Depp, Angelina Jolie, Paul Bettany, Timothy Dalton, Steven Berkoff, Rufus Sewell, Christian De Sica, Neri Marcorè, Alessio Boni, Daniele Pecci, Nino Frassica, Raoul Bova.
I veri turisti siamo noi. Il regista tedesco ci invita, per seguire le evoluzioni dei protagonisti, a fare dei bei giri a Parigi e specialmente a Venezia, dal Canal Grande alla laguna, per le calli e fin dentro le stanze dogesche dell’hotel Danieli. Il turista Depp, invece, nei panni del professore di matematica americano in Europa per consolarsi da un’amore infranto, è “falso”. E della vera identità della Jolie saprete nel sottofinale. Ripidissima e imbarazzante la discesa artistica dell’autore de Le vite degli altri (Oscar film straniero 2006), da quell’opera severa sui metodi della dittatura della Repubblica Democratica Tedesca per la conservazione del comunismo reale a questo lussuoso, stereotipo e statico thriller sulle sorti del criminale Alexander Pearce, ladro di milioni, ricercato dal gangster che ha derubato e dagli inglesi che da lui pretendono le tasse. La sua donna, Elise (Jolie), mentre sta andando a incontrarlo (si sono separati perché lui, in fuga, ha dovuto cambiare faccia), s’imbatte in Frank, il turista americano. Seguendo le indicazioni che a distanza le dà Alexander, crede che sia proprio Frank l’uomo da “incastrare” per il malefico gioco. Il sospetto, pensate un po’, è che finirà per innamorarsene (ma non si vedranno scene d’amore). L’interesse dello spettatore non cresce, bloccato dall’insufficienza di credibilità della messa in scena. Gli attori, tutti (e perciò il sospetto è che la responsabilità maggiore sia del regista), sembra che stiano giocando a fare il cinema. Depp (lo Sweeney Todd, il Nemico pubblico!) è irriconoscibile, Jolie fa quasi per tutto il film la bella statuina e cerca invano l’espressione misteriosa. Gli altri contributi sembrano francamente sprecati, Paul Bettany (l’ispettore Acheson), Timothy Dalton (il capo ispettore Jones), Steven Berkoff (il gangster supercrudele Shaw): troppa grazia. E poi gli italiani, Interpol, carabinieri e presenze in borghese. Marcorè, al Danieli, accompagna alla suite i “turisti” Elise e Frank e strappa un sorriso. Boni, Pecci, Frassica e Bova hanno accettato di essere poco più che comparse. De Sica, a denti stretti, in abito grigio, mette in gabbia Frank e poi lo rilascia.
Franco Pecori
17 Dicembre 2010