Angeli e demoni
Angels & Demons
Ron Howard, 2009
Fotografia Salvatore Totino
Tom Hanks, Ewan McGregor, Ayelet Zurer, Stellan Skarsgard, Pierfrancesco Favino, Nikolaj Lie Kaas, Armin Mueller-Stahl, Thure Lindhardt, David Pasquesi, Cosimo Fusco, Victor Alfieri, Franklin Amobi, Curt Lowens, Bob Yerkes, Marco Fiorini, Carmen Argenziano, Elya Baskin, Howard Mungo, Rance Howard, Steve Franken, Gino Conforti.
Il fascino di Roma, città del Papa. La Cappella Sistina, il Conclave, il Pantheon, Piazza del Popolo, Piazza Navona, Castel Sant’Angelo. Una scorpacciata turistica (parecchia roba finta, rifatta a Hollywood) che lascerà molto più tempo libero per le foto rituali alle vetrine di via Condotti. Poi c’è la caccia al tesoro, ossia il lato thriller. Una suspence speciale di cui sa ormai tutto Ron Howard, avendo egli già letto il libro di Dan Brown sul Codice da Vinci e avendoci fatto il film e avendo altresì letto, sempre di Dan Brown, il tomo dal titolo paradisiaco/ infernale. Non poteva resistere alla tentazione (diabolica?) di fare anche il secondo film. E l’ha fatto, suscitando le immancabili perplessità, diciamo così, dei religiosi e lasciando attoniti i fedeli che di Galileo ancora non sospettano nulla, dato che la Terra si presenta ancora piatta. Ma lascino stare, i fedeli, i problemi di verosimiglianza storica: non cambieranno la loro fede. Si godano in pace il fumettone demoniaco e si beino nel rispecchiamento mediatico, con l’assedio delle televisioni in Piazza San Pietro per le “fumate” in attesa dell’Abemus Papam; e si lascino tranquillizzare dall’autorevole mimica di Tom Hanks. Il professor Langdon, esperto di simbolismi religiosi, li riscatterà dall’ignoranza incolpevole. Comunque, per saperne di più, leggere in Internet tutto il possibile sull’antimateria e seguire con diligenza le conseguenze di certe ricerche “scientifiche” nelle mani di certe sette segrete. Pare che gli Illuminati, scienziati strapazzati in passato dal Vaticano, abbiano ora in mente di vendicarsi. Faranno saltare la basilicona in aria, ma prima vogliono divertirsi a lasciare indizi. Tracce difficili per tutti, tranne per quel fissato dei codici che risponde al nome di Langdon. E del Camerlengo che vogliamo dire? Non c’è bisogno di andare su Internet, tutto lo sfizio sta nella prestanza di Ewan McGregor, uno che se vuole sa trarre in inganno anche il più smaliziato dei miscredenti. Prete giovane e bello, gli muore ammazzato il suo Papa preferito: può essere che la storia sia così semplice? Poi c’è Pierfrancesco Favino nella parte dell’ispettore di polizia, poveraccio, alle prese col capo delle guardie svizzere che lo tratta da straccio. Hanno ragione i pubblicitari che ci mostrano in Tv scene di caffè in Paradiso ultraverosimili alla realtà terrena. Tra forze dell’ordine l’accordo è complicato anche a ridosso della Santità. Infine la scienziata, Dott.ssa Vittoria Vetra (Ayelet Zurer). Doveva esservi? Per forza, come si fa a costruire un inghippo scienza/fede senza affiancare all’esperto di codici l’attraente ricercatrice che sa tutto sulla prima particella e sa pure un po’ di latino? Insomma, se avete paura del nuovo, andate pure a tranquillizarvi. Morto un Papa se ne fa un altro.
Franco Pecori
13 Maggio 2009