La complessità del senso
29 09 2023

Pesaro, Tutto Bertolucci


 

Cinema Russo Contemporaneo/I documentari

 

Nell’anno in cui si celebrano la cultura e la lingua russa in Italia, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema diretta da Giovanni Spagnoletti intende proseguire il suo discorso sul cinema russo contemporaneo iniziato nella scorsa edizione. La retrospettiva, in collaborazione con la Fondazione russa per la cultura e la Direzione dei programmi internazionali, intende fare il punto sulla situazione attuale del documentario in tutte le sue forme (da quelle narrative ai mockumentary) con particolare riferimento a quegli autori che si sono espressi con successo negli ultimi dieci anni e che poi, sempre più spesso, sono diventati grandi registi di lungometraggi di finzione.

 

25° Evento Speciale sul cinema italiano
Bernardo Bertolucci

 

 

L’Evento Speciale sul cinema italiano, a cura di Adriano Aprà e organizzato grazie alla collaborazione di CinecittàLuce, sarà dedicato all’opera di Bernardo Bertolucci. La retrospettiva vedrà una cura particolare nella qualità delle copie, per l’occasione tutte ristampate e, in taluni casi, anche restaurate. I film saranno proiettati nelle versioni integrali e originali, con i sottotitoli italiani per quelli girati in lingua straniera. Sarà lo stesso Bernardo Bertolucci ad accompagnare la retrospettiva incontrando, nella giornata conclusiva del festival, il pubblico assieme ai suoi principali collaboratori e agli interpreti indimenticabili di alcuni suoi film.

 

Da La commare secca (1962), sorprendente debutto in giovanissima età – 21 anni –, a The Dreamers (2003), il cinema di Bernardo Bertolucci non ha cessato di confrontarsi con la propria epoca sia storica sia cinematografica e in pari tempo di sfidare il presente con uno sguardo inquisitore e appassionato sul passato (da Strategia del ragno e Il conformista a Novecento e L’ultimo imperatore). La sua parabola, che lo ha portato dalla provincia parmense delle origini alla ribalta internazionale, è anomala in Italia e può essere paragonata solo a quella di un Rossellini o di un Antonioni. Dalla “malattia infantile” della nouvelle vague, esemplarmente incarnata da film estremi come Prima della rivoluzione e Partner, al graduale e faticoso confronto con la propria maturità in film come La tragedia di un uomo ridicolo e L’ultimo imperatore, il cinema di Bertolucci può essere letto anche come una forma di terapia psicoanalitica. L’evidenza del cinema – la sua “accecante” mimesi del reale – viene superata dall’immaginazione, che porta Bertolucci a inventarsi mondi paralleli a quello che abitiamo, dove le forze che nella realtà rischiano di travolgerci trovano un loro ordine, una loro energia, una loro sublimazione, che ci consentono di andare al di là di quella evidenza. Da Il conformista in poi, Bertolucci ha deciso di uscire da un confortevole ma ristretto ambito produttivo indipendente per accettare la sfida del confronto con la “grande” industria, riuscendo nella difficilissima impresa di conservare la propria marca autoriale, e trasferendo le proprie ossessioni da un dialogo fra intimi a una esposizione impudica col grande pubblico. Una storia intimista fra quattro mura domestiche come quella di Ultimo tango a Parigi, nel momento in cui coinvolge una icona divistica come Marlon Brando, diventa allora una favola universale. Ed è forse proprio nel confronto con attori “bigger than life”, che nelle mani di Bertolucci diventano eroi di storie mitologiche, che possiamo cogliere questo desiderio dell’autore di uscire allo scoperto, di affrontare apertamente, e rischiosamente, un universo a sua volta più grande di quello della propria vita. È un atteggiamento che finisce poi per estendersi anche all’azzardato accostamento a quei “grandi” di volti nuovi – a cominciare da Maria Schneider in quel film inaugurale – destinati casomai ad acquisire a loro volta statuto divistico.

 

La personale che il 25° Evento Speciale dedica a Bernardo Bertolucci, la tavola rotonda alla sua presenza e il volume (Bernardo Bertolucci. Il cinema e i film, a cura di Adriano Aprà) che l’accompagna, edito da Marsilio, intendono – come è consuetudine della manifestazione pesarese – promuovere una rilettura dell’intera filmografia di questo nostro autore, coinvolgendo saggisti giovani  e meno giovani, invitati tutti a riflettere su un’opera che la distanza storica consente di illuminare con una luce nuova [saggi di Adriano Aprà, Rinaldo Censi, Sergio Bassetti, Laura Buffoni, Giulio Bursi, Stefania Carpiceci, Antonio Costa, Luciano De Giusti, Giordano De Luca, Pierpaolo De Sanctis, Bruno Di Marino, Goffredo Fofi, Michele Guerra, Donato Guida, Silvio Grasselli, Andrea Martini, Tullio Masoni, Emiliano Morreale, Stefania Parigi, Patrizia Pistagnesi, Giacomo Ravesi, Federico Rossin, Alberto Scandola, Piero Spila, Simone Starace, Bruno Torri, Vito Zagarrio].

 

Concorso Pesaro Nuovo Cinema-Premio Lino Miccichè

 

Sezione a concorso (premio di seimila Euro) con sette film provenienti dai punti caldi della produzione cinematografica mondiale sempre all’insegna del Nuovo Cinema.

 

Cinema in Piazza

Otto proiezioni serali in anteprima a “cielo aperto” nella piazza principale di Pesaro, all’insegna del connubio tra la qualità e la capacità di rivolgersi a un vasto pubblico che ne premierà il miglior film.

 

Bande à part (fuoriconcorso)

Ogni film un universo a sé, à part. Una finestra per scoprire e riscoprire autori che instancabilmente sperimentano, reinventano, giocano e combattono attraverso il cinema. Un omaggio al piacere e allo stupore della scoperta e alla voglia di perdersi in immagini costruite o rubate.

 

Nuove proposte video – Dopofestival – Giuria giovane – Marketing guerrilla

 

Cinque serate, around midnight, all’interno di Palazzo Gradari, con artisti che filmano il reale, altri che realizzano video grazie a forme non canoniche di produzione; network che si occupano di distribuzioni alternative e la mattina al Teatro Sperimentale produzioni di autori delle Marche con i lavori degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Urbino e del LEMS del Conservatorio G. Rossini.

 

La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema con il patrocinio dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” conferma il lavoro svolto negli anni e dei rapporti proficui tra il Festival e la laurea triennale e la laurea specialistica in Comunicazione e pubblicità con sede a Pesaro, attraverso l’istituzione di borse di studio per gli studenti e l’istituzione di una giuria dei giovani formata da una ventina di studenti della laurea specialistica che premiano il miglior film in concorso al Festival. Sempre con la facoltà di Sociologia verrà organizzata una nuova campagna di guerrilla marketing con l’ausilio delle più innovative forme di comunicazione virale.

 

Premio Amnesty 2011

 

Istituito nel 2007, il Premio Amnesty Italia – Cinema e Diritti Umani segnalerà anche quest’anno il film che meglio avrà saputo coniugare i molteplici temi relativi ai diritti umani. A sceglierlo (tra i titoli presentati nel Concorso, Bande à Part, Cinema russo contemporaneo) sarà una giuria tecnica.

 

Pesaro a Roma





All’interno della manifestazione “I grandi festival” nell’arena di Piazza Vittorio a Roma, per il settimo anno consecutivo in collaborazione con ANEC Lazio, si terrà “Pesaro a Roma” (luglio 2011) con una selezione esaustiva delle varie sezioni del Festival.

 

 

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16 Gennaio 2011