Sequoia, il supercomputer da 20 trilioni di calcoli al secondo
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Il dipartimento dell’energia del Lawrence Livermore National Laboratory in California installerà nel 2011 il supercomputer Sequoia. Lo realizza IBM per il governo Usa. Il processore avrà una capacità pari a due milioni di portatili. Si tratta di una macchina capace di fare 20 trilioni di calcoli al secondo. I suoi 1,6 milioni di microprocessori, inseriti in slot entro armadi grandi come frigoriferi, occuperanno uno spazio di circa 317 metri quadri. Per l’elettricità, Sequoia richiederà appena 6 megawatt l’anno: l’equivalente del consumo di 500 case americane. Si consideri che per ogni watt di energia usato, vengono elaborati 3.000 calcoli, contro i 200 per watt sviluppati dai supercomputer di oggi. Scopo principale di Sequoia è l’elaborazione dei calcoli per i test sulle riserve nucleari americane. Il problema dei magazzini nucleari, fatte le debite proporzioni, è simile a quello che avrebbe il proprietario di un automobile tenuta in garage per 20 o 30 anni. Occorrerebbe controllare che fosse sempre pronta all’uso. Sequoia potrà comunque fare altri lavori molto utili, come studiare il genoma umano, predire i possibili fenomeni nuovi dovuti ai cambiamenti climatici, descrivere i percorsi dei tornado e scoprire nuove sorgenti di energia. (Dal Times online del 4 febbraio 2009)
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4 Febbraio 2009