Funghi contro uranio-238
La rivista scientifica online Current Biology riporta uno studio di Geoffrey Gadd, dell’Università di Dundee (Scozia), secondo cui i funghi avrebbero il potere di trasformare l’uranio impoverito in un minerale non più nocivo agli ambienti naturali. Attaccato dai funghi, l’uranio impoverito verrebbbe corroso dagli acidi organici, assorbito e traformato in un nuovo minerale di uranio che si depositerebbe attorno al fungo.
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L'”uranio impoverito” (depleted uranium) è costituito in maniera predominante dall’isotopo uranio-238. In sostanza, è ciò che rimane dell’uranio da cui sia stato estratto l’isotopo-235 usato nelle centrali e nelle armi nucleari.
Gli usi più comuni: in medicina per schermare le rediazioni; per il suo elevatissimo peso specifico, come contrappeso in varie applicazioni industriali (aerei, missili, imbarcazioni) e militari (munizioni incendiarie perforanti e mezzi corazzati). Munizioni all’uranio impoverito sono state usate nella prima Guerra del Golfo, in Bosnia e nel Kosovo.
Le particelle di uranio radioattive (piccole fino al milionesimo di metro) che si spargono durante l’uso delle armi possono penetrare nel corpo umano, per via respiratoria o alimentare, danneggiando gli organi vitali interni. La cosiddetta sindrome dei Balcani (varie forme di cancro) ha colpito centinaia di militari italiani impegnati nelle missioni i pace.
7 Maggio 2008