La complessità del senso
27 09 2023

La Cei contro «Caos calmo»

 news2_caoscalmo
Nanni Moretti e Isabella Ferrari nel film di Moretti

«Scene erotiche volgari e distruttive»

Don Nicolò Anselmi, Pastorale Giovanile: «Stupito e disturbato»

Un film si può giudicare in tanti modi, basta esplicitare pertinenza e circostanza. Il responsabile della Conferenza Episcopale Italiana per la Pastorale Giovanile, Don Nicolò Anselmi, dopo aver visto Caos calmo, ha scritto una lettera ai futuri partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù (Sydney 15-20 luglio 2008). Dal particolare all’universale. Oggetto: la scena del rapporto sessuale tra Pietro (Nanni Moretti) ed Eleonora (Isabella Ferrari). Scena, nota il giovane prete, «visibile» e «in versione integrale» anche su YouTube (non è nemmeno necessario, viene da dedurre, vedere tutto il film). Don Anselmi si dice «deluso» dai due attori: «Mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera, magari un momento d’amore aperto alla vita, ad un figlio». L’autore di Caos calmo, però, è Antonello Grimaldi. Don Anselmi sembra anche rendersi conto che le inquadrature non vanno estrapolate: «Capisco che la scena vada letta e inserita nel contesto del film». Capisce ma estrapola. E, senza rivolgersi al regista, rimprovera gli attori. In realtà suggerisce a Grimaldi un altro film, magari “romantico”, “aperto alla vita, ad un figlio” (ma Pietro, viene da osservare, non è certo indifferente verso la propria figlia). Don Anselmi dice di essere «rimasto stupito e disturbato». La scena in questione non ci ha entusiasmato e nella recensione abbiamo scritto che lì il film «cede ad una naturalezza non richiesta e dissonante». Ma non abbiamo esibito credenziali erotiche. Invece Don Anselmi ci tiene a precisare di essere ben consapevole in fatto di «sessualità corporea»: «Mi sento di poter dire che noi la conosciamo e la stimiamo così bella e importante che ogni giorno la offriamo sull’altare, doniamo a Dio ed alla nostra comunità il nostro celibato, con fatica e con gioia. Per questo preghiamo per chi svaluta questi gesti». Ancora dal particolare all’universale. E questa volta dovremmo sentirci in una posizione di inferiorità? Contro certi «cattivi insegnamenti» Don Anselmi dà infine agli attori un consiglio per il futuro: «Sarebbe bello che qualcuno di questi professionisti facesse obiezione di coscienza e si rifiutasse di girare scene erotiche volgari e distruttive». Qui siamo alla coscienza, non c’è che dire.

Franco Pecori

Print Friendly, PDF & Email

12 Febbraio 2008