Italiani a Locarno
La selezione 2009 offre un ampio spazio alla produzione italiana: una trentina i film (corti e lungometraggi) presentati quest’anno nelle varie sezioni del Festival di Locarno. Tra gli ospiti d’onore sono attesi due tra i più creativi e brillanti uomini di teatro italiani contemporanei, che negli ultimi anni si sono anche affermati con lavori cinematografici di grande rilievo: Toni Servillo riceverà a Locarno il prestigioso Excellence Award 2009 – assegnato prima di lui a John Malkovich, Willem Dafoe o ancora Michel Piccoli – e Pippo Delbono presenterà l’insieme dei suoi lavori per cinema e TV, fra cui, in prima internazionale, il suo ultimo lungometraggio, girato con un telefono cellulare, La Paura. Inoltre, due italiane parteciperanno come giurate: l’attrice Alba Rohrwacher per la Giuria del Concorso internazionale e la montatrice Esmeralda Calabria per quella della Migliore Opera prima.
In Piazza Grande vedremo un cortometraggio italiano in prima mondiale, Blue Sofa di Lara Fremder, Pippo Delbono e Giuseppe Baresi; e una coproduzione italo-svizzero-ungherese, La valle delle ombre, atteso film d’esordio di Mihály Györik, ticinese di adozione che proprio nelle montagne della Svizzera italiana ha ambientato il suo racconto intriso di mistero.
Il concorso più radicale del Festival, il Concorso Cineasti del presente ospita ben tre film italiani, diversissimi fra loro: accanto a Mirna, ultima fatica di Corso Salani girata in Argentina, Sogno il mondo il venerdì di Pasquale Marrazzo mette in scena in chiave musicale sei personaggi in cerca di un futuro migliore nella Milano di oggi; mentre Piombo fuso di Stefano Savona (Primavera in Kurdistan), è un’intensa immersione, senza commento, nel quotidiano della striscia di Gaza, lo scorso gennaio, durante gli attacchi israeliani.
La sezione Ici & Ailleurs propone il meglio della produzione italiana recente nell’ambito del documentario e del film d’arte, con un fitto programma di corti, medio e lungometraggi. Roberta Torre evoca il fantasma di Pasolini nel ritratto di un gruppo di giovani dell’odierna periferia romana (Itiburtinoterzo), per poi rilanciare l’inchiesta sull’omicidio del poeta (La notte quando è morto Pasolini). Federica di Giacomo propone uno sguardo sulla miseria nel Sud Italia in Housing, osservando i limiti e le conseguenze assurde della politica di assegnazione delle case popolari a Bari. Grandi speranze di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi (I Promessi sposi) è invece il ritratto di tre giovani imprenditori italiani e delle loro ambizioni. Tutt’altra è l’Italia del valdostano Joseph Péaquin (Il était une fois… les délices du petit monde), vista con gli occhi di un guardiano del parco nazionale del Gran Paradiso nel nord Italia. E della vicina Val d’Ossola, David Christensen racconta la curiosa avventura di Viganella, un paesino che decide di dotarsi di uno specchio per portare il sole nei mesi d’inverno sulla piazzetta centrale (Lo specchio). La sezione Ici & Ailleurs offre ancora un percorso ricco di stimoli nell’arte e nella cultura italiana. Elisabetta Sgarbi presenta il terzo capitolo della sua trilogia sulla scultura sacra in Italia, ne L’ultima salita, La via Crucis di Beniamino Simoni a Cervenio (con la voce di Toni Servillo). Un altro curioso viaggio nel passato è quello proposto da Daniela Persico nel suo Et mondana ordinare, che dà voce a tre donne vissute nel Trecento a Bergamo, cogliendo tracce di storia in antichi documenti come negli affreschi della città. Ne Il figlio di Amleto, Francesco Gatti ripercorre la vicenda dolce-amara del pittore Sergio Battarola, “scoperto” e promosso dal celebre scrittore Giovanni Testori alla fine della sua vita. Per i 50 anni de La Dolce Vita, Gianfranco Mingozzi regala gustose testimonianze sul capolavoro felliniano e immagini di repertorio in Noi che abbiamo fatto la Dolce Vita, realizzato con la collaborazione di Tullio Kezich. E ne Il mio cuore umano di Costanza Quatriglio, Nada Malanima ci apre le porte del suo mondo musicale; al termine della proiezione locarnese la cantante toscana si esibirà accompagnata dal chitarrista Fausto Mesolella (Piccola Orchestra Avion Travel).
La 62. edizione Festival di Locarno è inoltre contrassegnata da un nuovo, importante partenariato con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, in occasione del progetto Manga Impact (che proprio a Torino conoscerà il suo secondo capitolo, dal 16 settembre prossimo). E, a conferma degli stretti legami tra il Festival di Locarno e la vicina Italia, continua quest’anno la fruttuosa collaborazione con un’altra storica istituzione, la Cineteca Italiana di Milano, con un doppio programma e la pubblicazione congiunta di un DVD.
16 Luglio 2009