Sardine
Roberto in ufficio, Giulia in ambulatorio, Mattia in palestra, Andrea in piazza.
Dalla loro lettera a la Repubblica del 20 dicembre 2019
La forza delle Sardine è collegare il virtuale al reale, e non c’era niente di meglio che favorire la nascita di un fenomeno sociale fatto di individui in carne e ossa, capaci di mostrare che le piazze, virtuali e reali, sono di tutti.
CARNE E OSSA Se è per risolvere con un modo di dire un problema filosofico, stop. Virtuale e reale non possono considerarsi opposti: in ciascun umano – ma in ciascun essere, in ciascun elettrone – virtuale e reale sono condizione vitale, com’è vero che siamo esseri storici e testi in un contesto.
Nessuno è portatore di verità assolute e il dialogo, che passa dall’ascolto, è l’unica sintesi di quelle differenze che, contaminandosi, rimarranno tali anche dopo essersi confrontati.
DIALOGO UNICA SINTESI è una scorciatoia confusionaria. ASCOLTO è ridondante. Il dialogo non è la sintesi, ne produce i materiali. Negativo identificare la strada con il traguardo.
A prescindere da quello che sarà.
A PRESCINDERE Un saluto a Totò.
QUELLO CHE SARA’ Proprio “quello” è il problema.
Franco Pecori
22 Dicembre 2019