Figli di fiabe
Poesie di Franco Pecori
Versi per un diario, dal 1958.
Come l’essere filosofo non significa soltanto “prendere la vita con filosofia”, bensì produrre pensiero nel dire ordinato (Socrate), l’essere poeta è formalizzare la propria sensibilità secondo una speciale economia di linguaggio, proveniente dalla storia e tendente alla metafora.
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Noci A schiacciar noci in osteria nel tempo nostro da buttarsi se almeno una parvenza d’aria potesse tornarmi il respiro lungo la via non sicura, ecco la virgola mi rompe la festa. E non posso chiudere una frase ché un sorso d’acqua mi renda obbligatorio difendere l’onda per il domani così poco saputo. _________ 7 dicembre 2019 |
Methodos Tengo alla distinzione tra metodo e sistema. A Cicerone l’avvocato piacque Aristotele, Epicuro no. Socrate parlava ordinato, con metodo. Della differenza il senso sarebbe domanda giusta per ogni esame di laurea. Quanto all’ipotesi, tornasse dei tre tipi, passata l’ira nera che deturpa speranze. _________ 31 luglio 2019 |
Fragola all’alba Luce di fragola all’alba prolunga un momento rosso che dolce l’affetto una volta del gesto chiamerà per un altro mattino. _________ 22 aprile 2019 |
Identità Chiudi la porta, a morte i filosofi e gli extra. Identità Identità. Cosa sarà stato degli anni assassini, aperitivazionali garanti di messe-in-onda per la gloria del mondo Tre. Sarà un mare nero invisibile. _________ 5 aprile 2019 |
Il buio Il buio non serve, basta la coscienza del passaggio che perde senso accumulando rifiuti. Tutt’altro che semplice, tracotante, il nero non serve, né il buio lo chiede. Smanio la sera contro il sole, ne farei a meno se dal pozzo i pensieri non mi negassero soddisfazione. _________ 26 febbraio 2019 |
Carezza Soffio di pensiero in fuga, persa nel momento che la mente origina come fosse dal nulla, bugiarda e fedele alla storia, canta inudibile verso, dondola sfiorando i limiti della goduria. _________ 5 dicembre 2018 |
Per via traversa Per via traversa si passa finché una pietra non dica: Io sono una pietra. Meraviglia inchioda la mente sul ciglio, sappiamo che il mondo non ha il nostro tempo, non pensa a farci compagnia. _________ 3 settembre 2018 |
Scarto le giornate Scarto le giornate del sogno bianco, suono perso l’aria lo consuma. La luna procede involontaria di lato per timidezza universale, l’ipotesi è un’immagine non rischiesta. _________ 26 maggio 2018 |
L’auto rossa nel mio garage L’auto rossa nel mio garage ferma in riparazione lamenta la pigrizia del meccanico, destino che la vuole segnata dal ritorno di fantasie. S’accende il motore, ma la corsa è un’idea strampalata, ché mi porta fuori. _________ 28 gennaio 2018 |
Fine della prospettiva Se non hai voglia e non hai memoria lasciati raccontare il mondo come va ora. Rivolgiti al nipote, vi aiuterete finché una voce non vi segnali fine della prospettiva. _________ 20 gennaio 2018 |
Memorie appianate La calma è compagna di memorie appianate, sola lungo le cadenze più regolari. _________ 15 ottobre 2017 |
Non c’è tempo che tenga Non c’è tempo che tenga, verginità invocando l’attrazione trova conforto a mezz’aria e s’afferra. _________ 27 agosto 2017 |
La voglia cerca il vento La voglia cerca il vento, ché insegua via la vita. Capita che il progetto risulti insensato, o dimostri insofferenza per le ragioni note dell’avventura. Il segno è parola nel cratere spento, se nell’inferno fosse il caso di avere un ospite meritevole di cura. _________ 20 agosto 2017 |
Alta la terrazza Giù la boscaglia ti riceve cattiva, viene una volta così nera la notte. I vasi dei fiori la mattina tendono i colori alla speranza dell’acqua nuova e il vento li tormenta. Raccontami il fondo della memoria che non vuole saperne di consolazioni per sempre. _________ 21 aprile 2016 |
Traspare Non serve sentirsi soli, compagnia è la fortuna che si vince da illusi. Traspare la porta che non chiude. _________ 25 marzo 2016 |
Meteo Al giorno che se ne va non interessa l’ombrello né quando sarà, taglia le luci per un film nero il temporale secondo previsione. _________ 27 febbraio 2016 |
Il ballo dell’orso Balliamo il ballo dell’orso, battiamo il tempo senza interesse nel grido silente sconsolato. _________ 31 gennaio 2016 |
Amiamoci Amiamoci al sapore dell’invenzione, al retrogusto di un sorso da compiere. S’apre il compasso per l’angolo del desiderio, smania sulle precisioni del gioco avanzato. La durata del richiamo dà vantaggio al valore, figure verso la fusione calamitano il sogno della sosta nella festa allegra di sera. _________ 10 gennaio 2016 |
Età matura Si può scegliere di avere un futuro e inventarsi doveri e piaceri senza lo scrupolo degli appuntamenti dell’ultim’ora, si può concedersi il panorama d’una giornata nuova, provare il gusto di un saluto cordiale, falso quel tanto che giustifichi il sorso di un caffè, in ritardo ma servito bene da un barista non vociante e poco arrendevole al passare dei minuti. Si può guardare con meticolosa attenzione il fianco d’una giovane mentre misura l’effetto del proprio passo sull’autista in sosta vietata. È un’età in cui a stento si può capire la ragione di decisioni che riguardano il sesso mentre tutto farebbe pensare a obblighi preconcepiti, stridenti con l’impulso usuale verso il santo diritto al traguardo del godimento. _________ Novembre 2015 |
♣ La raccolta completa delle poesie di Franco Pecori
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30 ottobre 2020